Insetti derrate alimentari

PRINCIPALI INSETTI INFESTANTI LA FILIERA DEI CEREALI E DEI DERIVATI

 

Lepidotteri delle derrate

Per quanto riguarda le tignole non si parla di rischi sanitari diretti, ma di danni indiretti dovuti al deterioramento, alla presenza di escrementi, tele sericee, negli alimenti contaminati.

NOME

Immagine

Cosa li attrae

Tignola del grano (Sitotroga cerealella)

 

Detta anche Tignola dei cereali, compare durante le fasi di maturazione della spiga dei cereali e si manifesta nei depositi di materia prima

Tignola fasciata (Plodia interpunctella)

Attacca sfarinati, frutta secca, cioccolato, spezie ecc.

Lepidottero molto diffuso, infesta qualsiasi prodotto e locale nel quale siano manipolate derrate vegetali e altre sostanze a destinazione alimentare e zootecnica. La larva danneggia le cariossidi ed è in grado di penetrare gli imballaggi riparandosi attraverso la secrezione di bave sericee.

Tignola grigia della farina (Ephestia kuehniella)

Farina e derrate di derivazione cerealicola.

Infesta un gran numero di derrate vegetali e prodotti finiti, compresi i farmaci e i prodotti erboristici.

Imbrattano il prodotto, le superfici e gli impianti con tele sericee.

Tignola del riso (Corcyra cephalonica)

Riso, cacao, frutta secca e semi.

Le larve contaminano gli alimenti con le bave sericee che inglobano particelle di cibo con detriti ed escrementi

 

 

Coleotteri delle derrate

I danni comprendono soprattutto la contaminazione degli alimenti con feci, esuvie, peli (questi residui possono causare reazioni allergiche), e microrganismi trasportati passivamente (batteri, muffe).

NOME

Immagine

Cosa li attrae

Tarlo del tabacco (Lasioderma Serricone)

 

Può volare e infesta non solo il tabacco ma tanti altri prodotti agro alimentari come la pasta, il pane, le spezie, i prodotti erboristici e quelli farmaceutici.

Dotato di apparato boccale masticatore, è in grado di penetrare gli imballaggi e compromettere gravemente le produzioni.

Tribolio della farina di riso (Tribolium confusum)

 

Farina, semola, grano spezzato.

Tipico infestante della filiera dei cereali , si annida negli impianti deponendo fino a 900 uova. Si riscontra sui cereali ma anche spezie e coloniali.

Tarlo del pane (Stegobium paniceum)

 

Tipicamente infestante il pane ed altri prodotti da forno, è un anobide che come il Lasioderma, provoca infestazioni significative nei locali di lavorazione e di vari stoccaggi dei prodotti. Può penetrare gli imballi.

Cappuccino dei cereali (Rhyzopertha dominica)

 

Cariossidi di vari cereali, farina, pasta, semi di leguminose. Attaccano le cariossidi dei cereali svuotandole, i loro derivati e le farine. Gli adulti sono molto longevi e possono attaccare anche le strutture legnose eventualmente presenti nei magazzini causando gravi danni.

Molto diffuso nei centri di stoccaggio.

Tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor)

 

Grano ammuffito.

La femmina depone fino a 400 uova in ordine sparso su qualsiasi derrata, anche animale (cuoio e pelli) e all’interno di lettiere di animali (pollai).

Silvano (Oryzaephilus surinamensis)

 

Prodotti a base di cereali.

La femmina depone fino a 200 uova nei cereali e in altre e numerose derrate vegetali compresa la frutta secca, la frutta disidratata, i prodotti coloniali e i mangimi in genere. L’adulto non compromette le merci sulle quali è la larva a provocare il maggior danno.

Trogoderma granarius (Trogoderma granarius)

 

Tipico infestante dei cereali durante lo stoccaggio e raramente in fasi successive. La femmina depone fino a 50 uova e lo stadio particolarmente aggressivo è quello larvale che attacca le derrate vegetali provocandone la perdita delle sostante nutritive.

Punteruolo del grano (Sitophilus granarius)

 

Cariossidi di cereali, paste alimentari e altre.

Le larve si sviluppano all’interno della granella.

Specie attera.

Punteruolo del riso (Sitophilus oryzae)

 

Cereali e pasta.

L’adulto come le larve, è in grado di danneggiare gravemente le derrate vegetali primarie e di penetrare gli imballaggi dei prodotti finiti.

La femmina vive oltre un anno e depone fino a 400 uova.

Rappresenta uno dei principali pericoli dei prodotti lungo la filiera.

 


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